Video Dimostrativi delle Cucine ad Induzione

Oggi vogliamo commentare una serie di video scovati su Youtube sulle piastre ad induzione. Come sempre un'immagine, anzi un filmato, è meglio di cento parole. Le clip migliori realizzate sulle cucine ad induzione sono come sempre inglesi. Se avete dimestichezza con questa lingua non avrete problemi, ad ogni modo li commenteremo anche noi. Andiamo con il primo video.




Qui il simpatico commentatore inglese mette a confronto i fornelli a gas con quelli ad Induzione. Come potete capire dalla slide la precisione delle piastre ad induzione è incredibile, si possono scegliere con il modello recensito fino a 18 livelli di calore attraverso la barretta touch posta in basso al fornello (modello Siemens), quella con il led rossi.Avete visto quanto ci ha messo l'acqua a bollire? Due minuti e 30 secondi. Si poteva far di meglio, anche 1 minuto se riduce la quantità di acqua e se avesse utilizzato il coperchio.

Il conduttore mette anche le mani sulla piastra facendo notare come non ci si possa scottare. Il processo di induzione e quindi di sviluppo del calore avviene solo se la piastra incontra un materiale ferromagnetico, il fondo della pentola, e non le mani. Ecco perchè successivamente provando a mettere un panno di carta lo stesso non si brucio e continua la bollitura dell' acqua.

Notate successivamente come sia facile la pulizia delle piastre che, lo ricordiamo, non scotteranno. Al minuto 4.30 il conduttore ci ricorda come le piastre ad induzione riescano a cuocere in maniera uniforme e costante su tutta la superficie della padella, mentre con i fornelli a gas abbiamo una potenza maggiore al centro, dove c'è il fuoco.
Prova finale di bollitura dell' acqua con il gas, ci vogliono 9 minuti per vedere le prime bolle.



Molto carino il secondo video con una padella spaccata a metà. Qui riusciamo veramente a capire come avviene il processo di induzione. L'uovo si cuoce solamente sulla parte della padella, quello che finisce direttamente sulla piastra rimane intatto, proprio per causa del processo induttivo che si attiva solo quando incontra un materiale ferromagnetico.

Quali Padelle e Pentole scegliere ad Induzione

Come abbiamo già visto nei precedenti articoli, nelle piastre ad induzione abbiamo bisogno di padelle e pentole realizzate appositamente per questo tipo di cucine. Non si può infatti cucinare senza un contenitore perchè il processo di sviluppo calore non si può attivare. Ecco perchè se mettete una mano su una piastra ad induzione non ci sarà mai calore (nemmeno se avete un anello o braccialetto in ferro al polso).
Su Amazon in offerta ci sono le Lagostina Smart Set Batteria Pentole, Acciaio Inox, un set da 9 pezzi veramente ottimo.

Non possiamo più utilizzare ad esempio i nostri vecchi, ma ancora efficienti, pirofile in pyrex, rame, alluminio, oppure in ceramica, in vetro. Anche la moka per preparare il caffè deve essere sostituita perchè è fatta in alluminio. Per avere la certezza che la pentola acquistata sia compatibile con le piastre ad induzione deve essere presente nella scatola il simbolo della spirale come quello riportato nella foto qui accanto.

C'è un modo però per utilizzare vecchie padelle e pentole, specie se sono di buona qualità. Possiamo utilizzare il Tescoma Disco Adattatore per Piano a Induzione un piatto da 21 cm che si mette tra il fondo della vecchia padella e la piastra ad induzione. In pratica trasmette il calore alle vecchie padelle. Attenzione però a non toccarlo perchè scotta parecchio. Ricordiamo che utilizzando questa piastra perdiamo in efficienza energetica, perchè parte del calore trasmesso va a finire nell'aria.

Dovrebbero andare bene anche quelle in ghisa ed in acciaio inox anche se il fondo potrebbe essere realizzato con un mix di materiale ferroso che non permette di creare un buon campo magnetico.



Possiamo fare una prova per capire se una pentola potrebbe funzionare con una piastra ad induzione. Prendiamo una calamita e vediamo se si attacca in maniera forte sul fondo della pentola. In questo caso significa che l'induzione dovrebbe funzionare perfettamente.

In ogni caso durante il processo di cottura ad induzione il calore scalda solo il fondo della pentola e, a differenza da quello che accade con le microonde, non agisce direttamente sul cibo.

Prezzi delle padelle ad induzione: gli stessi di quelli di altri normali prodotti per la cucina.

Il consumo delle Piastre ad Induzione

Uno dei svantaggi delle cucine ad induzione è rappresentato dal consumo energetico. Alla lunga, se pensiamo all' uso totale nel corso dell' anno i vantaggi in termini energetici ci sono, perchè la dispersione del calore è di un 13% rispetto ad un 60% di una cucina a gas, ma in termini di "assorbimento" di corrente elettrica dobbiamo stare attenti e tenere a mente una serie di cose.

Per capire quanto consuma una piastra ad induzione basta dare un'occhiata alle caratteristiche riportate nelle istruzioni, facciamo qualche esempio. Il modello HK 953400 FB della Aeg ha un consumo massimo riportato di 3200 watt per piastra, mentre l'intero piano cottura PIC645F17E della Bosch riporta un consumo massimo di 7200 watt.

Capiamo bene che un assorbimento del genere non potrà mai reggere un contratto classico da 3 kwp presente nella maggiorparte delle case italiane. Va detto però che ci sono fornelli che non superano i 3kw, ad esempio il PIA611B68J sempre della Bosch che ha la funzione "energy Tutor" per non far superare l'assorbimento di 1kw. In ogni caso il consumo riportato nel libretto delle istruzioni si riferisce sempre alla massima potenza di calore con tutte le piastre attaccate, cosa che non avviene mai.

Fare un paragone sui consumi del gas è molto difficile. Come abbiamo detto le cucine ad induzione presentano un altissima conduttività termica, ecco perchè si riesce a far bollire l'acqua di una pentola per la pasta in un minuto. Possiamo però avere un'idea di massima di quanto ci costa sulla bolletta tenerle accese.

Prendiamo a riferimento un qualsiasi gestore energetico, ad esempio Enel, che lavora su tutto il territorio nazionale. Nell'ora di punta, dalle 8 alle 19 dei giorni feriali escluso il sabato, un kw costa 0,081. A questo importo vanno aggiunti una serie di oneri aggiuntive e tasse che fanno schizzare il prezzo in una fascia compresa mediamente tra 20 e 40 centesimi di euro per kw/h. Significa che se teniamo acceso un apparecchio che consuma 1000 watt (1kw) per 1 ora spenderemo tra i 20 ed i 40 centesimi. Poniamo che teniamo accese le nostre piastre ad induzione per 30 minuti con un consumo medio di 2000 watt spenderemo tra i 20 ed i 40 centesimi a pasto. Ci sembra poco, che ne dite?



Pro e Contro delle Piastre ad Induzione

Le piastre ad induzione presentano dei vantaggi e degli svantaggi che devono essere considerati bene prima di procedere con l'acquisto, vediamoli da vicino:

Bosch PIE645F17E in offerta su AMAZON 4 fuochi solo 1800 watt di assorbimento massimo.

Pro

Regolazione istantanea: per i cuochi, il punto a favore più importante delle piastre ad induzione è la potenza immediata di riscaldamento. Sono infatti molto veloci a riscaldare perchè non c'è dispersione di calore. L'acqua della pasta bolle veramente in un minuto.  E' possibile inoltre regolare il calore di cottura istantaneamente e con grande precisione . Con la cottura ad induzione, l'energia è fornita direttamente alla pentola dal campo magnetico, quindi, quasi tutta l'energia viene trasferita. Con i fuochi a gas o elettrici convenzionali l'energia viene prima convertita in calore e dopo diretta verso il recipiente di cottura .

Risparmio energetico: con le piastre ad induzione come detto c'è dispersione termica minima.  A titolo di confronto, con il gas solo il 40% dell'energia prodotta si trasforma in calore utilizzabile, con l'induzione l' 84% dell' energia elettrica viene sfruttata per cucinare .

Cucina migliore: il calore diffuso su una padella o pentola ad induzione è uniforme in tutto il fondo. Con il gas non succede questo visto che il calore tende ad essere più forte al centro, dove si trova la fiammella.

Sicurezza: niente più dita bruciate, scottature, nessun pericolo di fuoco per i bimbi. Le piastre ad induzione non scottano se ci mettiamo una mano sopra perchè il calore passa solo per induzione se trova un materiale ferroso, la nostra mano non è di ferro ! Possiamo stare tranquilli nche se indossiamo anelli e braccialetti , tutte le unità hanno sensori che rilevano la quantità di metalli ferrosi nella zona in cui il campo magnetico opera.

Facilità di installazione e adattabilità: a differenza di molti altri tipi di attrezzature da cucina, le unità ad induzione sono in genere molto sottili, spesso non richiedono più di due centimetri di profondità, si possono infilare dappertutto.

Contro

Nuove pentole: come detto bisogna ricomprarsi tutte le pentole, padelle, caffettiere e altro. Lo svantaggio più evidente e famoso per la cottura a induzione è già stato menzionato: funziona solo con pentole con fondo fatto di materiali magnetici. In commercio ci sono molti modelli adatti per l'uso con cucine a induzione, da quelle economiche alle più costose, ma se già  si dispone di uno stock di pentole in alluminio per lo più costose oppure di rame o di vetro o in pyrex , sarebbe un peccato non poterle più utilizzare.Alcune padelle o pentole in acciaio inox potrebbero funzionare sulle piastre ad induzione anche se molto dipende da come il produttore ha messo insieme gli strati di metallo . La prova più facile per verificare l'eventuale funzionamento è quello di prendere qualsiasi magnete e vedere se si aggrappa al fondo della pentola. Se non lo fa, o se si attacca molto debolmente,  non funzionerà su un fornello a induzione.

Dispendio di corrente elettrica: le cucine ad induzione assorbono tanto, anche 7 kwp. Calcolando che un normale contratto elettrico è di 3kwp, possiamo fare fatica. Scatterebbe sempre il contatore. Ovviamente quando diciamo 7 kw, parliamo del consumo massimo, quando avremo tutte le piastre accese alla massima potenza. Pero' è chiaro che le cucine ad induzione assorbono molta energia elettrica.

Forma delle pentole: visto che il fondo di una pentola o padella deve aderire alla grandezza della piastra, non potremo utilizzare padelloni che sbordano molto e faremo fatica a trovare padelle dalle forme irregolari.

Come Funziona una Cucina ad Induzione

La maggiorparte dei piani cottura da noi conosciuti sono a gas oppure elettrici. In realtà, ci sono diversi metodi per riscaldare "elettricamente" una pentola ma che che di elettrico, scusate il giro di parole, hanno poco. Parliamo delle piastre ad induzione che assorbono energia elettrica ma la trasferiscono con la creazione di un campo magnetico. Cerchiamo di capirne di più.

Il lavoro del fornello non è quello di riscaldare direttamente il cibo ma quello di riscaldare il recipiente di cottura (pentole, padelle, scodelle ecc.) , che a sua volta riscalda e cuoce il cibo. I fornelli sono quindi importanti perchè ci permettono di diffondere un più graduale o più uniforme calore al cibo. A partire dall'invenzione della generazione del fuoco all'aperto, l'umanità è andata sempre avanti nella gestione della generazione del calore. I due metodi di base per generare calore in tempi moderni sono stati la chimica e l'elettrico: uno brucia una sostanza combustibile - come il legno, il carbone, o gas - l'altro sfrutta l'energia elettrica prodotta da una resistenza. Il metodo che le cucine ad induzione utilizzano per scaldare è diverso.

Il funzionamento ad induzione:


1) La parte elettronica scalda una bobina (le linee rosse) che produce un campo elettromagnetico ad alta frequenza (rappresentata dalla linea arancione).
2) Quel campo penetra il metallo del ferro (materiale magnetico) del recipiente di cottura e stabilisce una corrente elettrica circolante, che genera calore. (Si veda anche la nota che segue.)
3) Il calore generato nel recipiente di cottura viene trasferito ai contenuti della pentola. Niente di quello che si trova al di fuori dell' area coperta dalla pentola viene scaldato
4) Non appena la pentola viene rimossa dalla piastra ad induzione la generazione di calore si ferma.

la corrente che si crea come descritto nel paragrafo 2 si chiama "parassita"; ilcalore è generato anche da un altro processo chiamato "isteresi", che è la resistenza del materiale ferroso a brusche variazioni di magnetizzazione . 

Vi è quindi un punto di induzione: con le attuali tecnologie tali fornelli richiedono per il loro uso delle "pentole speciali" (riconoscibili con un marchietto di una spirale) che presentano il fondo "ferroso" tale da sostenere un campo magnetico. Materiali come l'alluminio, il rame, la ceramica ed il pyrex sono non utilizzabili su un fornello a induzione.Bisogna quindi ricomprare tutte le padelle e le pentole, così come la caffettiera ed i pentolini.

La cosa bella delle cucine ad induzione è che se poggiate la mano sulla piastra non sentirete nessun calore perchè il calore passa solo se incontra un materiale ferroso. Inoltre la piastra terminerà di scaldare appena tiriamo su la padella, interrompendo il processo di induzione.

Vantaggi e svantaggi: ne parleremo più approfonditamente in un altro articolo. Il vantaggio numero uno è la velocità con cui si propaga il calore, in meno di un minuto riusciremo a far bollire l'acqua della pasta. Lo svantaggio è che bisogna ricomprare tutte le pentole e l'alto assorbimento energetico.